La Costa dell'Argentario e l'Isola del Giglio

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La Costa dell'Argentario e l'Isola del Giglio

Monte Argentario

Con una piacevole passeggiata da Saturnia, percorrendo una verdeggiante strada che accompagna lo sfumare delle colline Maremmane fino al mare si giunge al Monte Argentario.
Per la sua posizione geografica, che lo pone al centro del Mar Tirreno, l'Argentario fu considerato dai primi navigatori un approdo sicuro.
Monte Argentario era probabilmente in origine un'isola successivamente "ancorata"alla costa tirrenica dai tomboli della Feniglia e della Giannella, formatisi per l'accumulo dei detriti trasportati dai fiumi e dalle correnti marine. Il primo insediamento umano all'Argentario risale certamente ad epoche remote, lo attestano i numerosi reperti archeologici sia nella Grotta degli Stretti che in quella di Cala dei Santi. Sono almeno 19 le spelonche che furono abitate, una delle quali molto capiente: lunga oltre 1 km, la "Grotta del Granduca", così chiamata in onore di Leopoldo di Lorena che ne promosse gli scavi, presenta anche un laghetto a 50 metri dall'ingresso.

Il Promontorio, interamente montuoso (m.635) e caratterizzato da coste alte e rocciose, dove si può ammirare la famosa palma nana che nasce spontanea in loco, è ricoperto da una fitta macchia mediterranea, che si alterna alle coltivazioni di olivi, di viti e di alberi da frutta. Nei vigneti, faticosamente ricavati terrazzando i fianchi del monte, si coltivano i rari vitigni Ansonico e Riminese.

Sulla costa orientale dell'Argentario troviamo il suggestivo borgo marinaro ed attrezzato porto turistico, Porto Santo Stefano si affaccia su una baia dominata dalle possenti moli delle fortezze spagnole. Nella vicina Cala Galera fanno scalo ogni estate moltissime imbarcazioni da diporto attratte dalle funzionali strutture e dai servizi offerti da questo esclusivo approdo.

Troviamo sulla stessa costa a pochi chilometri di distanza un'altrettanto suggestivo borgo marinaro e porto turistico, Porto Ercole si affaccia anch'esso su una baia dominata dalle possenti moli delle fortezze spagnole. Nella vicina Cala Galera fanno scalo ogni estate moltissime imbarcazioni da diporto attratte dalle funzionali strutture e dai servizi offerti da questo esclusivo approdo.

Non si hanno notizie certe sulla storia più antica di Porto Ercole. Sembra che si debba agli Etruschi l'attribuzione del nome di Ercole al luogo, ipotesi avvalorata dalla recente scoperta di una necropoli etrusca posta a monte di Cala Galera , collocata nel 13° settore dello zodiaco etrusco, corrispondente alla costellazione di Ercole.